La cultura della sicurezza alimentare

Perchè è importante valutare e monitorare la cultura aziendale sulla sicurezza alimentare?

Negli ultimi anni, all’interno dell’industria agroalimentare, è cresciuta la consapevolezza che, oltre agli aspetti più tecnologici ed innovativi della sicurezza alimentare, la dimensione umana in un’azienda può avere un importante impatto anche sulla food safety e sulla qualità dei prodotti alimentari.

Le organizzazioni odierne, soprattutto quelle che esportano, non possono limitarsi alla sola formazione del personale devono sviluppare ed implementare una cultura condivisa e allargata ad ogni livello,  in grado anche di rispondere in modo proattivo in caso di crisi, come definito dal GFSI TWG per la Food Safety Culture nel 2015 e ribadito nel Position Paper del 2018.

Non a caso si è arrivati all’aggiornamento del Codex Alimentarius, con il Reg CE 382, alla regolamentazione obbligatoria per la sicurezza alimentare. Infatti in seguito all’inclusione della cultura della sicurezza alimentare nei Principi generali di igiene alimentare del Codex Alimentarius (CXC 1-1969) e riconoscendo l’importanza della cultura della sicurezza alimentare per l’industria alimentare, la Commissione europea ha incluso la cultura della sicurezza alimentare nel Regolamento UE 2021/382 che è andato a modificare gli allegati del Reg. CE 852/2004.

Quindi quali sono i rischi se non si valuta e monitora la cultura della sicurezza alimentare?

I rischi sono diversi e chiaramente legati ad effetti negativi sull’attività dell’organizzazione: errori e pratiche scorrette da parte di chi manipola il cibo sono la causa del 97% dei focolai di sicurezza alimentare (secondo quanto riportato dall’ Institute of Food Science and Technology). Gli effetti negativi sono anche ti tipo economico in quanto pratiche scorrette possono portare a danni di immagine per il marchio e a perdite di fatturato in quanto una scarsa cultura della sicurezza alimentare influisce sul costo della fornitura di alimenti di qualità ai clienti.

Come adeguarsi ai nuovi regolamenti in team di cultura della sicurezza alimentare?

Il Team di ESI ha sviluppato una consulenza innovativa per adeguarsi ai nuovi regolamenti, assicurare l’integrità del sistema, verificare che i controlli vengano eseguiti puntualmente ed in maniera efficiente e garantire che il personale disponga di attività di formazione e di una supervisione adeguate ESI ha predisposta una formazione mirata ed una consulenza specifica volta a:

  • Valutare l’attuale cultura della sicurezza alimentare della tua azienda e misurare i comportamenti che contribuiranno ad una cultura della sicurezza sostenibile

  • Valutare i comportamenti, confrontandoli con il livello di maturità della cultura della sicurezza alimentare da raggiungere

  • Attivare una Formazione-Addestramento continua su gruppi omogenei per creare nuovi comportamenti ed applicazioni pratiche

  • Verificare, valutare e misurare nel tempo l’andamento della cultura della sicurezza alimentare nella tua azienda

Perchè costruire la tua cultura della sicurezza alimentare utilizzando la nostra esperienza?

I nostri esperti tecnici di sicurezza alimentare e professionisti della cultura e della gestione del cambiamento a livello internazionale ti aiutano a sviluppare, rafforzare e mantenere valori e comportamenti chiave per una forte cultura della sicurezza alimentare. Abbiamo collaudato un processo in fasi grazie al quale imparerai come implementare una cultura della sicurezza alimentare sostenibile: abbiamo elaborato un percorso di adeguamento come richiesto dal Reg. UE 382/2021, che prevede l’autovalutazione e l’analisi del proprio livello di cultura, analisi dei gruppi omogenei dei lavoratori, monitoraggio dei cambiamenti e piano formativo per la loro correzione, implementabile da piccole, medie e grandi aziende.

La nostra consulenza vuole portare ad ottenere un cambiamento necessario che coinvolga e comprenda:

  • Il top management, chiamato a dare chiara dimostrazione di impegno e supporto ai valori aziendali, “Le priorità cambiano a seconda delle circostanze, i valori no”;

  • I responsabili di produzione aziendali, secondo l’assunto “Walk the talk”, fatti non parole;

  • Il monitoraggio continuo degli ambienti di lavoro: valutiamo la tua attuale cultura della sicurezza alimentare e misuriamo i comportamenti che contribuiscono ad una cultura della sicurezza sostenibile

  • La proposizione di nuovi strumenti formativi settati sulle caratteristiche specifiche dei lavoratori (sesso, età, religione, etnia, etc.) nei quali dovrà germogliare il seme della cultura.

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